Cronaca:
MONACO (Germania), 2 novembre 2011
Il Bayern ha l'uragano Gomez. Napoli da 3-0 a 3-2 ma non basta. I tedeschi giocano un meraviglioso primo tempo e sembrano chiuderla con la tripletta del centravanti, ma gli azzurri non mollano mai, trovano due gol su palla inattiva con Fernandez e spaventano uno squadrone fino alla fine. Espulsi nella ripresa Zuniga e Badstuber. Qualificazione più complicata: serve impresa contro il Manchester City
Mazzarri lo aveva detto: per fare risultato servivano un Napoli perfetto e un Bayern un po' sottotono. Nessuna delle due premesse si verifica e il Bayern vince 3-2. Più che sottotono, i tedeschi giocano un primo tempo da paura, soprattutto dopo averla sbloccata. E da lì si vedono 25' di gran calcio, da squadra che può legittimamente puntare a vincere la Champions a maggio davanti al suo pubblico.
TUTTO APERTO Il Napoli però non è da bocciare. Perché dopo tre ceffoni pesanti nel secondo tempo è più dentro la partita. Compatto. Tenace. Vivo. L'immagine di De Sanctis che al 94' torna in porta per evitare il 4-2 del solito Gomez, dopo essere avanzato per cercare il pari sull'ultimo corner, dice parecchio. Il Bayern è ancora troppo per una squadra che comunque, nel gruppo definito giustamente il più difficile della prima fase, è ancorà lì a giocarsela. Altroché. Il 22 novembre al S. Paolo arriverà il City di Mancini. Altra squadra pazzesca. Con un talento individuale quasi illegale. Ma che deve ancora completare il suo processo di crescita collettivo. E il Napoli, che ha subìto il sorpasso, dovrà tirare fuori la partita dell'anno. Infatti, nell'ultima giornata le due rivali dovrebbero avere ragione di un Bayern verosimilmente già agli ottavi e di un Villarreal allo sbando e fuori da tutto.
MAZZARRI SOPRENDE Sì, perchè il tecnico livornese mette nel cassetto il suo 3-4-2-1 per un 4-1-4-1. L'idea è quella di infastidire con la velocità di Lavezzi, in versione prima punta, i centrali tedeschi Badstuber e Van Buyten, anello debole di Heynckes. Così Cavani è sacrificato esterno di centrocampo a sinistra: cerca di tenere basso Boateng e persino aiutare Zuniga contro Mueller. Hamsik gioca dietro Lavezzi e la coppia centrale difensiva, orfana di Cannavaro, è composta da Fernandez ed Aronica. Il Bayern è quello atteso e migliore, pur orfano del talento di cristallo di Robben: c'è Luiz Gustavo a far da valletto a Schweinsteiger col trio delle meraviglie Mueller-Kroos-Ribery dietro a Mario Gomez. Stasera più che mai in versione Super.
FIDUCIA Il Napoli parte bene: squadra corta, a volte anche col solo Lavezzi davanti al pallone, che pressa bene. Compatta. Il Bayern confeziona i 10' iniziali più anonimi della sua stagione da 36 gol in 9 partite interne. Perchè è ben affrontato. Il rovescio della medaglia è un Lavezzi molto solo e una pericolosità che si manifesta solo con due azioni in contropiede, col Pocho subito cercato appena riconquistata palla e bravo a farsi trovare in profondità.
SUPERGOL Tutto bene, pensano i tifosi azzurri in tribuna. Che si fanno sentire come solo loro sanno fare. Ma è la giocata di un campione a cambiare tutto. Risultato e inerzia. Siamo al 17': Schweinsteiger, spettacolare per come fa le due fasi, trova Gomez in area. Supermario dribbla Campagnaro e batte di sinistro De Sanctis. Gran gol di un giocatore normale palla tra i piedi ma eccezionale nei movimenti senza palla. E con un senso del gol clamoroso. Lo stesso che 6' dopo l'1-0 fa sì che si butti in area sull'assist di Kroos (altro campioncino di 21 anni) per firmare al volo di destro il 2-0. Qui è evidente l'errore della linea a quattro del Napoli.
SPETTACOLO Quello del Bayern. Sì, perché con tanti piedi buoni e in totale fiducia la squadra di Heynckes delizia chi ama questo sport. Il 3-0 non arriva per questione di centimetri dopo un'azione pazzesca Ribery-Mueller-Gomez, ma ritarda di poco. Con il solito Gomez che ribadisce in rete dopo una respinta di De Sanctis su Kroos, messo in porta da Ribery. Peccato che la rete arrivi con gli azzurri in 10: il cambio dell'infortunato Aronica con Dossena non era ancora arrivato.
LAMPO Ora il Napoli è sotto di tre gol. Punizione severa, ma giusta. Qui la squadra di Mazzarri dimostra di avere spirito non comune, aiutata anche dal gol di Fernandez. L'argentino è perso in maniera inaccettabile a questi livelli dalla difesa tedesca sulla punizione di Lavezzi e di testa batte Neuer. Prima del riposo, c'è anche il sinistro di Hamsik a far sperare per la ripresa.
NEUER DISOCCUPATO Mazzarri, che ridisegna la difesa a 4 con Zuniga a destra e Dossena a sinistra, non cambia nulla. Il Bayern si affievolisce un po' dopo un primo tempo a tratti devastante. I tedeschi stanno attenti a non dare la profondità a Lavezzi. E concedono poco al Napoli. Il Pocho è generoso ma incisivo solo a tratti. Cavani si sfianca in infinite rincorse. Ma così lontano dalla porta non fa male. Hamsik conferma di non attraversare un gran momento. In compenso sale di tono il centrocampo, Inler su tutti.
ROSSI Si fa male Schweinsteiger (spalla), entra Tymoschuk. Tedeschi molto più scolastici in impostazione. La partita sembra chiudersi al 25': Zuniga prende due gialli in 1' (discutibile il primo, non il secondo su Ribery) e lascia il Napoli in 10. Parità numerica ristabilità 7' dopo, con Badstuber che fa la stessa fine del colombiano dopo un fallo su Cavani.
CHE CUORE Il Napoli fatica a fare male, ma ha un cuore enorme. E i tedeschi sulle palle inattive lasciano parecchio a desiderare. Il colosso Van Buyten si fa saltare in testa da Fernandez sul secondo palo dopo una punizione dalla trequarti. Gran pallonetto dell'argentino e Neuer immobile. La sicumera dei tedeschi svanisce. Mazzarri butta dentro anche Pandev. Ma la difesa tedesca non corre più veri pericoli. Il Napoli perde. A testa altissima. Ora il City: fa paura, ma da questo Napoli ci aspettiamo l'impresa. E domenica c'è la Juve al San Paolo. (www.gazzetta.it - Jacopo Gerna)
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